L’amico di famiglia

 

Il 9 maggio si è svolta a Roma, presso la sede di Libera, la riunione di verifica e confronto tra i 6 sportelli del servizio S.O.S. Giustizia attivi ad oggi in Italia.

L’elemento allarmante, soprattutto per quanto riguarda i casi di usura ed estorsione, è che una buona parte delle persone rivoltesi agli sportelli, non ha nessuna intenzione di denunciare. Ciò che ci preoccupa di più, è il “sommerso”, vale a dire i tanti episodi di prestiti ad usura che non vengono denunciati.

Obiettivo principale degli sportelli è proprio l’accompagnamento nel difficile percorso di denuncia, offrendo un’assistenza legale e psicologica, per garantire non solo un appoggio per superare lo stress psicologico, ma anche per uscire dalle difficoltà che hanno spinto a chiedere all’usuraio il prestito.

Le statistiche elaborate dal Rapporto 2010 di “SOS impresa” rivelano che il fenomeno dell’usura è in progressiva crescita: sono infatti 200.000 le vittime di usura in Italia.

Dai dati raccolti dalla Fondazione Anti-usura “La Scialuppa” Onlus, che opera su tutto il territorio regionale piemontese, si evidenzia “un’impennata nelle richieste di consulenza e aiuto passate da n. 1747 del primo triennio (2005/2006/2007) a n. 3113 degli ultimi tre anni (2008/2009/2010).”

Solo nell’anno 2010 sono 1087 le richieste ricevute, di cui 826 lavoratori dipendenti e 261 imprese. L’80% circa delle domande di aiuto sono arrivate prevalentemente da residenti nella provincia di Torino, mentre il restante 20% circa si suddivide frammentariamente tra le restanti province, con il 4% circa dei casi, a Cuneo.

Il Decreto Sviluppo varato qualche giorno fa dal Governo, modifica il metodo di calcolo dei tassi oltre i quali si verifica l’usura. La legge attuale, varata nel 1996, definiva la soglia d’usura attraverso un incremento del 50% rispetto ai tassi medi rilevati ogni trimestre dalla Banca d’Italia. Ora il nuovo testo stabilisce che al tasso medio trimestralmente rilevato da Bankitalia occorre aggiungere un 25% più un margine di ulteriori 4 punti percentuali.

L’associazione Adiconsum, che fu tra i promotori della legge 108/96, si è espressa negli scorsi giorni, criticando fortemente il Decreto Sviluppo, in quanto “la stessa formula del tetto massimo del tasso di usura che potrebbe sembrare un vantaggio per le famiglie, potrebbe rivelarsi un boomerang perché modificabile in caso di forte innalzamento dei tassi”.

Il segretario Adiconsum, Pietro Giordano, chiede “che le modifiche alla rilevazione dei tassi usura siano effettuate nell’ambito di un progetto complessivo di revisione che preveda: l’approvazione della legge per combattere il sovraindebitamento ferma in Parlamento da 10 anni, il rifinanziamento del Fondo per la sospensione delle rate e la sua estensione anche alle rate del credito al consumo, forme dedicate di accesso al credito per le famiglie meno abbienti, inasprimento delle pene per gli usurai, finanziamento certo e continuativo del Fondo di prevenzione usura e revisione complessiva della legge 108/96.”

Anche Sos Impresa Confesercenti, si è espressa sul Decreto Sviluppo dicendo che: “la revisione in alto dei tassi usurai, sebbene può apparire ininfluente rispetto al nodo dell’usura, visto che i tassi praticati dalla criminalità viaggiano su valori attorno al 10 percento mensile, può egualmente rappresentare un regalo alle reti usuraie, soprattutto quelle più professionalizzate”.

Lino Busà presidente di Sos Impresa Confesercenti continua sottolineando che: “Ai margini del sistema creditizio, si muove infatti una miriade di attività di mediazione e servizi finanziari svolta per lo più borderline ed all’interno delle quali possono annidarsi società più che di dubbia legalità. Quest’area è spesso la faccia pulita di attività finanziarie gestite da soggetti legati alla criminalità organizzata, che mascherano così l’esercizio del credito usuraio e il riciclaggio”.

Si può concludere facilmente dicendo che, passati 15 anni dalla L.108/96, non sono più necessari interventi tampone, ma una profonda riforma che faccia emergere il reato e aiuti le vittime. Soprattutto in un momento storico ed economico come quello attuale, il rischio dell’usura è sempre più alto ed è dunque necessario non sottovalutare la curva ascendente di questo fenomeno.

Per questa ragione Libera c’è ed è pronta a intercettare i bisogni di chi si trova in difficoltà.

A questo link tutte le informazioni sugli sportelli.

 

 

 

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