La Commissione Consiliare Speciale di promozione della cultura della legalità e del contrasto dei fenomeni mafiosi, di cui Roberto Tricarico è presidente, si è insediata presso il Palazzo Civico di Torino, nel marzo 2012. Le principali aree di intervento sono 5: appalti comunali, educazione alla legalità, gioco d’azzardo, tratta degli esseri umani e sfruttamento dei minori, usura e racket.
Grazie all’aiuto del prof. Rocco Sciarrone, il gruppo di lavoro che approfondisce il fenomeno del racket, coordinato dalla dr.ssa Fosca Nomis, sta ponendo le basi per un‘indagine sulla percezione e sulla presenza della criminalità organizzata tra i commercianti torinesi.
Abbiamo intervistato la Consigliera Comunale Fosca Nomis per saperne di più.
Quali obiettivi si propone di raggiungere questa indagine e con quali modalità verrà svolta?
La Commissione Consiliare Speciale di promozione della cultura della legalità e del contrasto dei fenomeni mafiosi del Comune di Torino, più semplicemente definita Commissione Antimafia, ha individuato come una delle aree di lavoro prioritarie l’approfondimento delle cosiddette “zone grigie”. Si tratta di quelle aree di confine fra legalità e illegalità che se da un lato sono difficilmente identificabili per le vittime della criminalità organizzata, dall’altro rappresentano il contesto in cui proprio le organizzazioni criminali creano quel sistema di relazioni e di rapporti di forza che consente il loro radicamento nel territorio. La Commissione ha quindi costituito un gruppo di lavoro che ha il compito di approfondire il fenomeno del racket, che coordino contando sulla sapiente guida scientifica del Prof. Rocco Sciarrone e di un gruppo di ricerca dell’Università degli Studi di Torino, nonché sull’esperienza di Libera e di altre figure come Pino Masciari ed esperti del settore. La ricerca si pone l’obiettivo di indagare la percezione, la presenza e le eventuali pressioni che le organizzazioni criminali esercitano nei confronti degli operatori economici che lavorano a Torino. Oltre ai risultati quantitativi della ricerca, è particolarmente importante cogliere l’occasione di questo lavoro per sensibilizzare e dialogare con le associazioni di categoria, le associazioni di via, imprenditori e artigiani, per creare una maggiore sensibilità a intercettare quelle situazioni ai confini della legalità che possono collocarsi nella cosiddetta zona grigia. In primavera inoltrata sarà distribuito un questionario che rappresenterà lo strumento di lavoro per realizzare la ricerca. Questa distribuzione rappresenterà anche un’occasione di dialogo e di riflessione sul tema della legalità con gli operatori economici per la Commissione, in quanto consigliere e consiglieri comunali saranno direttamente coinvolti nella consegna agli operatori economici che saranno individuati come campione della ricerca.
Caratterizzerà l’intera città di Torino oppure solo alcune circoscrizioni? chi si occuperà dell’indagine nelle sue fasi?
La prima fase di lavoro, in cui siamo in questo periodo impegnati, è volta a individuare delle aree della città dove distribuire il questionario. Il gruppo di ricerca, con il supporto dei dati e dell’esperienza che hanno messo a disposizione la Camera di Commercio di Torino, le Associazioni di categoria, le centrali cooperative, le forze dell’ordine, sta scegliendo due o tre vie o aree con un’alta densità di attività economiche in zone della città con caratteristiche economiche e sociali diversi, che possano essere un campione significativo per la nostra ricerca. Per realizzare la ricerca il Consiglio Comunale insieme alla Camera di Commercio di Torino e all’Università degli Studi di Torino hanno stanziato i fondi necessari (complessivamente 22.000 Euro) per una borsa di studio, che è stata vinta dalla Dott.ssa Joselle Dagnes, che affianca il Prof. Sciarrone e il Prof. Storti nel lavoro di ricerca.
A che punto è la ricerca e quali sono i prossimi passi?
Sono state fatte interviste ai cosiddetti interlocutori privilegiati, ovvero quanti hanno competenze e informazioni che possono essere preziose nell’orientare il lavoro di ricerca, in particolare per l’individuazione delle zone di Torino dove distribuire il questionario e nella definizione dei temi oggetto delle domande del questionario stesso, che sarà compilato in modo anonimo e che per la distribuzione e la raccolta si avvarrà del prezioso supporto delle volontarie e dei volontari di Libera. Siamo in collegamento con la Commissione Antimafia di Milano che sta svolgendo un lavoro analogo, e con amministrazioni locali impegnate su questo tema, perché condividere conoscenze e risultati di ricerche sul territorio, è importante per la capacità di lettura del fenomeno della criminalità organizzata, e quindi per individuare strumenti adeguati a contrastarla. Con le informazioni e i dati raccolti e rielaborati, verrà predisposto un rapporto di ricerca che sarà presentato in autunno e verranno formulate delle raccomandazioni che la Commissione e tutto il Consiglio Comunale rivolgeranno alla Giunta, svolgendo il proprio ruolo di indirizzo.
A Suo giudizio, che peso hanno oggi, in un periodo di crisi generalizzata, i fenomeni del racket e dell’usura nella nostra città? E quali potrebbero essere i settori più a rischio?
Sicuramente la mancanza di risorse e di liquidità che porta con sé la crisi, rendono gli operatori economici, commercianti, piccoli imprenditori, più vulnerabili rispetto a fenomeni come il racket e l’usura. Diventa quindi ancora più importante l’attenzione su questi temi da parte delle istituzioni, anche di quelle locali, che sono il primo punto di riferimento per i cittadini. Le cronache ci raccontano di una presenza radicata delle organizzazioni criminali anche sul nostro territorio, che non possiamo e non vogliamo ignorare. Dobbiamo quindi costruire insieme gli anticorpi, sia nelle istituzioni che nel tessuto economico, creando un’alleanza forte per la legalità, che veda un ruolo importante del pubblico, del privato e delle organizzazioni della società civile. Solo se stringiamo le maglie di questa rete, di questa alleanza per la legalità, sarà possibile rendere forti nella lotta contro la criminalità organizzata, anche chi, in un momento di difficoltà pensa di non avere alternative. La ricerca ci aiuterà a fare emergere i settori più a rischio e a individuare chi non deve essere lasciato solo nella battaglia che conduce quotidianamente per la legalità.
Si ringrazia
Fosca Nomis
Consigliera Comunale
Commissione Consiliare Speciale di promozione della cultura della legalità
e del contrasto dei fenomeni mafiosi del Comune di Torino
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